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Reddito di cittadinanza, cancellarlo è un grave errore

Sembra che sia giunta al capolinea la strada del reddito di cittadinanza. Messo al bando da alcuni partiti politici è stato etichettato come la causa di tutti i mali, e la sua fine come la soluzione a tutti i problemi.

Un regalo per i fannulloni, un beneficio per i furbetti, una scusa per non lavorare, uno spreco. Lo spreco sarebbero i soldi distribuiti alle persone povere, non le armi inviate in Ukraina e nemmeno i soldi concessi alle banche o gli sconti fatti alle società di calcio in serie A.

La verità è che è stato usato come argomento diversivo in campagna elettorale per distogliere l’attenzione dai problemi seri.

Non ci sarà una vera pace fiscale, nessun condono per le famiglie schiacciare dal 2008 ad oggi. Non ci sarà l’innalzamento all’uso del contante, e nemmeno lo svincolo dall’uso del POS. Insomma solite promesse andate a vuoto. Unica promessa mantenuta la battaglia al reddito di cittadinanza. Insomma, penalizzati ancora i più deboli.

A proposito dei simboli della destra storica. La destra sociale dov’è finita?




Diritto di abitazione e isee, la norma va rivista, ingiusto inserirlo nel patrimonio del dichiarante

Ci stanno arrivando numerose richieste di chiarimento in merito alla compilazione della DSU. La norma di riferimento infatti prevede che il diritto di abitazione va calcolato nel patrimonio del dichiarante e quindi andrebbe a sconvolgere il calcolo ed impedire alle persone bisognose di accedere alle misure di sostegno al reddito.
Il diritto di abitazione viene considerato come l’usufrutto ma concettualmente non vi è nulla di più sbagliato.
Per spiegarlo meglio descriviamo le differenze.

Il diritti di uso, abitazione e usufrutto sono entrambi diritti reali limitati che coesistono con il diritto di proprietà e lo privano della sua natura di “godimento”.

Diritto d’uso.
Con il diritto di uso il proprietario di un bene cede il godimento di un bene e i suoi eventuali frutti a una terza persona, che però può servirsene solo in relazione a ciò che è strettamente necessario ai suoi bisogni e a quelli della sua famiglia

Diritto di abitazione
Il diritto di abitazione attribuisce al suo titolare il diritto di abitare una casa, anche in questo caso limitatamente ai suoi bisogni e della sua famiglia. È un diritto personale non trasferibile che ha origine in un atto negoziale oppure dalla legge.
Chi possiede un diritto di abitazione NON PUÒ CEDERLO, NÉ A TITOLO GRATUITO NÉ A TITOLO ONEROSO.

Nello specifico, tanto il diritto d’uso come quello di abitazione sono diritti personalissimi, la cui funzione è soprattutto di alimentazione e di mantenimento. Non possono essere ceduti, né dati in locazione, ma l’unico atto che può essere realizzato è la rinuncia

Usufrutto significato
Il diritto di usufrutto nasce per contratto, per testamento o per usucapione e consente di godere di un bene immobile o mobile. L’usufrutto deve essere necessariamente limitato nel tempo: la sua durata, generalmente fissata per contratto, non può in ogni caso superare la durata della vita del suo titolare, se si tratta di una persona fisica, o i trent’anni, se si tratta di una persona giuridica.

La principale differenza tra il diritto d’uso e di abitazione e l’usufrutto è che l’usufruttuario può cedere ad altri il proprio diritto, può concedere concedere l’ipoteca e può anche dare in locazione le cose che formano oggetto di usufrutto.

Pignoramento diritto di abitazione e usufrutto
Una delle caratteristiche che distinguono il diritto di abitazione (e quello di uso) dall’usufrutto è la pignorabilità di quest’ultimo. L’usufrutto è un diritto pignorabile e, quindi, aggredibile dai creditori del proprio titolare nonostante la nuda proprietà appartenga a una persona estranea al debito. Al contrario il diritto di abitazione non è pignorabile perché ha un carattere personalissimo e non è autonomamente trasferibile.




Ci mancava solo…il bonus bici!

Nel guazzabuglio di bonus inventati ad hoc dai governi Conte prima e Draghi poi (in particolare il leader grillino si è sbizzarrito…), ecco sbucare quello relativo…alla bici! Sì, avete letto in maniera corretta! Dopo il bonus terme, è senza dubbio il più bizzarro e senza senso, scusate la presa di posizione!

Un nuovo provvedimento, infatti, firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini definisce i criteri e le modalità di fruizione del bonus e approva il modello che i contribuenti dovranno trasmettere dal 13 aprile e fino al 13 maggio.

Si tratta di un credito d’imposta, nella misura massima di 750 euro, riconosciuto a chi, dal primo agosto 2020 al 31 dicembre 2020, ha sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile.

Ma come sempre, per accedere al bonus, non è affatto semplice! Ecco l’iter da seguire:

Per accedere all’agevolazione occorre aver consegnato per la rottamazione, nello stesso periodo, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia.

Per fruire del bonus occorrerà comunicare alle Entrate l’ammontare delle spese sostenute e il credito d’imposta richiesto, inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito o i canali telematici dell’Agenzia. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte dovute e può essere fruito non oltre il periodo d’imposta 2022.




Scuola: prorogata scadenza iscrizioni al 4 febbraio

Il termine per le iscrizioni all’anno scolastico 2022/’23 è stato prorogato alle ore 20 del 4 febbraio. Il ministero dell’Istruzione ha diffuso questa mattina una nota alle scuole con la nuova scadenza, sottolineando che tale decisione è stata presa in considerazione del “protrarsi dell’emergenza epidemiologica” e delle connesse difficoltà che possono aver avuto le famiglie nell’effettuare, dunque, le iscrizioni. La proroga è riferita alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia, alla scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale, ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli Istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono alla procedura telematica e alle scuole paritarie che hanno aderito alla procedura telematica. Le famiglie accedono al sistema “Iscrizioni online” – sul portale del ministero dell’Istruzione www.istruzione.it/iscrizionionline/ – utilizzando la propria identità digitale Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o eIdas (electronic IDentification Authentication and Signature).
Quanto alle iscrizioni online, specifica la nota ministeriale, “le istituzioni scolastiche continueranno a supportare gli interessati privi di strumentazione informatica o impossibilitati ad acquisire un’identità digitale”.




Dal 1° luglio il passaggio dall’Inpgi all’Inps per i giornalisti dipendenti

Si terrà il prossimo 2 febbraio un seminario di studi organizzato dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, dall’INPGI (ossia la previdenza dei giornalisti italiani, che da anni presenta un forte bilancio in passivo) e con il patrocinio dell’INPS, avente ad oggetto il tema del trasferimento tra i due enti, a far data dal 1° luglio 2002, delle funzioni previdenziali sostitutive dell’A.G.O. attualmente gestite dall’Istituto di previdenza dei giornalisti, così come previsto dalla recente legge di Bilancio per il 2022.

L’iniziativa costituirà un’occasione per tracciare un primo scenario di approfondimento e la partecipazione consentirà di acquisire crediti formativi per gli iscritti ai rispettivi Ordini professionali dei Consulenti del Lavoro e dei Giornalisti.




Tamponi e Green Pass Rafforzato in entrata? Zero controlli a Bergamo!

ORIO AL SERIO (BG). Con la legge attualmente in vigore, fino al prossimo 31 marzo, istituita ad hoc per arginare la variante Omicron in arrivo dal Sud Africa, bisogna controllare chi arriva dall’estero. In particolare, occorre possedere sia il Green pass Rafforzato (ossia guariti di recente dal Covid, oppure aver completato il ciclo vaccinale), e validare il tampone negativo (Pcr molecolare o antigenico). Ebbene, a Bergamo Orio al Serio, il principale scalo italiano per il traffico di passeggeri low cost, non si controlla nè l’uno nè l’altro in entrata.
Molto ligi, invece, gli esercizi commerciali al proprio interno, sia prima che dopo il check in, che controllano con applicazione il Green Pass Rafforzato.




Compensazioni con modello f24, il tetto è a 2 milioni di euro

La Legge di Bilancio 2022 è stata impiegata per toccare e dare avvio alla tanto discussa riforma fiscale. Si discute molto della modifica degli scaglioni IRPEF, ma la manovra finanziaria è intervenuta su ampia scale, in modo trasversale in materia fiscale.

In particolare, in questo contesto ci occuperemo delle modifiche alla disciplina della compensazione mediante modello f24. La normativa, invero, non è di recente previsione. La compensazione è, infatti, una modalità di soddisfazione del credito satisfattiva già prevista nel codice civile, che assume particolari fattezze laddove sia necessario compensare crediti e debiti con la PA.

Secondo la disciplina attualmente in vigore, è possibile compensare i debiti di imposta mediante crediti, attraverso il modello f24. Questa funzione serve a garantire una più efficiente allocazione delle risorse e consente anche di aiutare i contribuenti. In particolare, questi potranno utilizzare i crediti d’impostarisultanti dalle dichiarazioni fiscali per compensare eventuali debiti tributari e contributivi presentando un modello F24.




Super Green Pass, ogni giorno una legge diversa, è caos!

Non ci si capisce più nulla! Gli italiani appena imparano un nuovo decreto o legge sul Green Pass, o Super Green Pass, o nei periodi di quarantena, ecco che da Roma cambia tutto. Poi vanno fatti i conti con le leggi regionali e addirittura, talvolta, dei singoli comuni su mascherina obbligatoria, chirurgica o Ffp2. Insomma, siamo al caos normativo ed in queste condizioni, è normale errare, anche in buona fede.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha, per esempio, firmato il DPCM che individua gli esercizi commerciali e gli uffici nei quali si può accedere senza necessità di alcun Green Pass. Il provvedimento delinea un vero e proprio percorso ad ostacoli per quei cittadini che sono sprovvisti del certificato verde: resta libero l’accesso a quei luoghi che servono a soddisfare le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia, ma fuori da questo perimetro diventa indispensabile il Green Pass. Un meccanismo molto complesso, coerente con l’impianto che, dal 2020 ad oggi, il nostro Paese ha seguito nella gestione della pandemia: una montagna di regole, sempre mutevoli e sempre complesse, ha travolto e sta travolgendo la vita quotidiana, allo scopo di rendere più difficile la vita di quei soggetti che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale.




Visite sportive post Covid, cambia tutto!

Ufficiale da pochi minuti ed è una notizia che scuote il calcio dilettantistico.

Infatti la Federazione dei Medici dello Sport ha varato l’atteso nuovo protocollo, con la riduzione dei tempi della vista post Covid, finalizzata alla ripresa dell’attività agonistica, è stato ufficialmente deliberato del ministero della Salute.

Per i campionati di interesse nazionale (Serie D ed Eccellenza per quanto concerne il calcio) la visita sarà prenotabile subito dopo la negativizzazione, mentre gli atleti dilettantistici (dalla Promozione alla Terza Categoria, passando per la Juniores d’Eccellenza e la Juniores Regionale II Livello) dovranno aspettare solo sette giorni rispetto ai trenta del precedente protocollo.

Gli atleti over 40 anni dovranno attendere, invece, due settimane.

Per quanto riguarda, invece, gli atleti dall’Under 18 (leva 2004) in giù, è per ora solo consigliabile la visita agonistica. Invece per la scuola calcio (dalla leva 2009 in giù) solo consigliabile la visita pediatrica.